lunedì 26 marzo 2012

Ecommerce : passaporto italiano per export?

Abbigliamento, calzature, arredamento, cibi e bevande, queste categorie di prodotti, quando riportano una provenienza anche lontanamente italiana, diventano immediatamente desiderati ed apprezzati in tutto il mondo, negli USA come in Australia in Asia come in Russia o in Brasile o in Sudafrica. Bastano poche cifre relativamente al fenomeno della contraffazione o del cosiddetto italian brand, per dare una dimensione di quanto i prodotti italiani, almeno quelli appartenenti a queste categorie, siano richiesti e desiderati nel mondo.

Negli USA, ad esempio, il consumo di formaggio italiano è autentico solo nel 2% dei casi: per il restante 98% si tratta di imitazioni. Il Parmigiano Reggiano detiene il record di falsificazione: nove volte su dieci il prodotto è un falso. L'industria del falso made in Italy è cresciuta negli ultimi dieci anni di quasi il 2000% e ha un fatturato globale stimabile in circa 700 miliardi di euro/anno. Una cifra enorme se pensiamo che il fatturato italiano delle aziende dei settori moda e alimentare in Italia supera di poco i 200 miliardi di euro/anno con un export pari a circa 60 miliardi. È un po’ come dire che in giro per il mondo per ogni prodotto veramente italiano ce ne sono più di dieci che si spacciano per tali ma che italiani non sono. Un disastro commerciale che ha molte cause ma soprattutto determinato dalla scarsa accessibilità dei prodotti italiani, il cliente, infatti dimostrano questi dati apprezza il prodotto, ne accetterebbe il prezzo, lo conosce e lo vorrebbe acquistare, ma non ne ha la possibilità perché la struttura distributiva del fornitore non lo raggiunge efficacemente, proprio per questo  una struttura efficace di online retail potrebbe  essere di grande aiuto alle aziende italiane, contribuendo a colmare, in molti casi in maniera determinante  le carenze comunicative e distributive dei piccoli e medi produttori italiani.
 L’eCommerce, infatti  impatta in maniera estremamente positiva sul gap di distribuzione poiché permette di realizzare un punto vendita in ogni casa o in ogni ufficio tramite il personal computer, ma anche, e oggi sempre di più, anche in ogni salotto, con il tablet, e in ogni tasca con lo smartphone.

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