mercoledì 11 aprile 2012

Come decidere il nome - marchio

Il nome di un'azienda o un prodotto non sono solo il biglietto da visita dello stesso, nella migliore delle ipotesi potrebbero diventare anche più famose dell'azienda stessa e divenire il sinonimo del prodotto stesso  (ad esempio : Scotch, Cotton Fioc ecc.); in ogni caso dovrebbero arrivare ad avere intrinseco un significato e delle parole nella mente del consumatore, è perciò molto importante per risparmiare tempo e denaro iniziare bene l'attività a partire dal nome.

Armani, Rana, Dior, Benetton e Ferrero sono solo alcuni degli esempi in cui il fondatore ha dato il proprio nome al azienda; perchè questo avvenga con successo bisogna avere obiettività di capire in primo luogo se il nome è bello e orecchiabile; in secondo luogo avere ben chiaro il futuro prospettato del azienda - prodotto in quanto se troppo incentrata sul fondatore può trasmettere poca solidità organizzativa, ed in ogni caso un futuro in stretto legame con il fondatore stesso rendendo più difficoltosa sia un'eventuale cessione che prospetttive in caso di problematiche personali del fondatore. E' invece consigliabile se il fondatore è una persona già nota, in quanto si capitalizza in un certo senso la reputazione già acquisita.
E' sempre più frequente che il fondatore o un manager divenga il volto di un azienda o di un prodotto a prescindere dal nome che si è scelto di dare al azienda stessa incorrendo a quel punto nei medesimi suddetti problemi (ad esempio Steve Jobs), il tutto si può pertanto facilmente risolvere associando al nome del fondatore & CO o Associati.
A parte la suddetta casistica i nomi possono essere pertanto generalizzati nelle seguenti categorie :
Nomi di fantasia - parole inventate :  facilitano creazione logo e ricerca dominio, ma essendo inventato per quanto possano essere evocativi hanno poca credibilità intrinseca.
Nomi descrittivi e suggestivi: non lasciano dubbi sul tipo di attività (ad es. bioexpress), se da un lato proiettano scarsa qualità e difficilmente diventano un brand, sono invece invece certamente molto graditi ai motori di ricerca in quanto contengono nel nome stesso le parole chiavi di ricerca.

Una volta scelti i nomi potenziali di qualsivoglia genere esso sia è quindi consigliabile fare le seguenti verifiche : facilità di pronuncia e scrittura,  confrontarlo con concorrenza diretta e indiretta, associarci delle immagini, associarlo al unique selling proposition che Vi proponete, verificarlo sui motori di ricerca, controllarne eventuale significato in altre lingue e se si tratta di un marchio già registrato.
Personalmente per la stesura della lista dei nomi potenziali io consiglio una poltrona comoda, un buon bicchiere di vino e per i fumatori un buon sigaro, ma se riscontrate di essere in crisi creativa esistono alcuni siti che sebbene anglofili possono fare al caso vostro : wordoid.com , naming.net, wordle.net, acronymfinder.com, wordsmith.org, wordcostructor.com.
Per chiudere questo processo è pertanto consigliabile infine analizzare lo stesso sulla base delle 4P del marketing : prodotto, il nome deve evocare il prodotto stesso, Place (Distribuzione) a chi si rivolge e come verrà canalizzato il prodotto, prezzo (vd il caso Luxury & Pencils) e promozione quanto è facile da ricordare.

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