lunedì 7 gennaio 2013

Twitter : sempre più politici nel social network


Questo Natale, sono stato in vacanza con un amico esperto di politica, redattore politico di testata nazionale e grande appassionato di twitter (più di 15.000 follower personali) e mi ha aperto un mondo sul cinguettare in politica.  
Capi di Stato o primi ministri: tre su quattro hanno una pagina ufficiale nel social network Twitter e scrivono micropost per dialogare con il pubblico online. L'anno appena concluso ha contribuito a un salto in avanti nella partecipazione. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama è in cima alla classifica con 25 milioni di iscritti che ricevono i suoi messaggi (followers). È stato il primo a scommettere sulle conversazioni con i cittadini o a capire la linea diretta che i cinguettii instauravano con il mondo della stampa e della comunicazione. Certamente aiutato dall’età media sud americana  il secondo posto è invece di Hugo Chavez.

Il primo capo di Stato europeo è l'inquilino dell'Eliseo Francois Hollande, che è però solo sedicesimo. Hanno scalato presto posizioni due "new entry" approdate su Twitter nell'ultimo anno, come il primo ministro indiano Manmohan Singh e il premier nipponico Shinzo Abe. Nel 2013 avranno una pagina pubblica su Twitter almeno un capo di Stato o di governo in quasi tutti i Paesi del mondo. Basta pensare che anche il vaticano, uno dei più piccoli paesi al mondo, ha oggi il suo @pontifex.
Quello che viene da pensare è che abbiano talmente poco da dire ... che 140 caratteri non gli possono che bastare. 
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