venerdì 5 settembre 2014

Lo spot IKEA e il catalogo cartaceo

L’ufficio creativo di Ikea Singapore si è divertito a prendere in giro l’azieda di cupertino e hanno partorito a prendere in giro uno spot che scimmiotta quelli in stile Apple.

Il catalogo Ikea viene trattato come fosse un nuovo prodotto tecnologico, ne vengono descritte dimensioni, risoluzione, durata della batteria (infinita), la sicurezza e in alcuni momenti esilaranti dello spot le performance di navigabilità.



Questa geniale operazione di comunicazione  si inserisce perfettamente nel  settore turistico italiano in cui si dibatte sul valore del catalogo cartaceo.
Il catalogo cartaceo ha un costo notevole che impatta sul prezzo finale del viaggio in una variabile dal 1% al 5%. Vero è che piace a agenzie e clienti, ma pensare che questi però non capiscano quanto impatti questo costo sui prezzi è oggi nel era digitale un’illusione.
Il catalogo cartaceo è uno strumento statico che va contro ogni logica di revenue e prezzo dinamico oggi protagonista del mercato, può quindi diventare sinonimo di poca convenienza.  

Il catalogo cartaceo alla stregua del negozio fisico può presentare solo il prodotto best seller e quindi far perdere di vista la coda lunga di prodotto e di modalità di vacanza che tour operator e agenzie possono effettivamente offrire sul mercato.

Il catalogo cartaceo è invece un ottimo strumento di brand awareness del proprio prodotto, di cui si ha il controllo a 360° del pricing e dei canali di vendita … e  si ha quindi un oggettivo interesse a presentare i best seller in un certo modo. Il catalogo se per un’azienda generalista è secondo me anacronistico, per un’azienda come appunto IKEA o Costa Crociere, che hanno il controllo verticale del prodotto è ancora uno strumento di avanguardia.
Il problema di comunicazione sussiste! il canale agenziale, abituato e per certi versi schiavo di questo strumento non può essere lasciato senza strumenti alternativi che, a mia opinione, solo in maniera temporanea possono essere cataloghi sfogliabili e PDF; le agenzie per poter sostituire i cataloghi, hanno bisogno di strumenti interattivi con prezzo dinamico, personalizzabili e con impaginazione automatica che da un lato giustifichi la rinuncia del catalogo senza in nessun caso penalizzare il rapporto con i clienti abituati alla carta.   

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