giovedì 20 settembre 2012

Streaming


In ambito media e web il termine streaming identifica un flusso di dati audio/video trasmessi da una sorgente a una o più destinazioni tramite una rete telematica. Questi dati vengono riprodotti man mano che arrivano a destinazione.

Streaming on demand
I contenuti audio / video sono inizialmente compressi e memorizzati su un server come file. Un utente può richiedere al server di inviargli i contenuti on demand. Non è necessario scaricarli per intero sul PC per poterli riprodurre: i dati ricevuti vengono decompressi dal  decodec e riprodotti pochi secondi dopo l'inizio della ricezione. Questo ritardo serve a creare un polmone ("buffer" in gergo) per rimediare a latenze o microinterruzioni della rete. Di questo tipo sono i flussi streaming di Real Video, windows media player, quick Time e Adobe flash video (quest'ultimo tipo di formato file utilizzato nel sito di Youtube).
Questo tipo di servizio viene offerto anche da parte di diverse reti televisive, come MTV o la RAI, come servizio di streaming totale o parziale (nel caso delle reti RAI si ha quasi la totalità delle trasmissioni a disposizione, dove alcuni programmi non vengono rilasciati a disposizione o non sono immediatamente disponibili).
Streaming live
Simile alla tradizionale trasmissione radio o video in broadcast. Anche in questo caso i dati sono trasmessi utilizzando opportune compressioni per alleggerire più possibile il carico sulla rete. La compressione dei contenuti introduce nel flusso un ritardo di circa dieci secondi. Nel campo dello streaming live, di solito, questo ritardo non costituisce un problema.

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